L'acropoli
Perugia è stata un importante Comune medievale ed è forse il medioevo il suo periodo più splendido e vivace che ha lasciato un’impronta strutturale molto forte alla città.
Piazza IV Novembre (per secoli chiamatasi Piazza Grande), il cui centro ideale si realizza nella Fontana Maggiore (opera dello stesso architetto dell’acquedotto, fra’Bevignate, mentre le sculture sono opera di Nicola e Giovanni Pisano, XIII sec.), è delimitata da Palazzo dei Priori, Palazzo del Vescovato e a nord dalla lunga fiancata della Cattedrale di San Lorenzo che rivolge invece il frontale alla piazzetta di Piazza Danti.
Come per molti palazzi in centro storico, Palazzo dei Priori, oggi sede del Consiglio Comunale e della Galleria Nazionale dell’Umbria, è il risultato dell’accorpamento tra edifici preesistenti, riadattati e integrati a parti nuove lungo tutto il corso dei secoli XIII-XVI; la scenografica scalinata che conduce all’ingresso della Sala dei Notari è rivolta verso la Fontana mentre l’ingresso del Palazzo vero e proprio si trova lungo il Corso principale: Corso Vannucci.
La particolarità della piazza sta nelle sue asimmetrie, quindi nelle varietà prospettiche che offre al passante. Lascito di enorme valore storico e artistico da parte di due potenti corporazioni medievali sono il Collegio del Cambio e il Collegio della Mercanzia. La decorazione della sala dell’Udienza del Collegio del Cambio (trovasi lungo il Corso) fu affidata completamente nel 1496 al Perugino. Parallelamente a Corso Vannucci e a Piazza IV Novembre si sviluppa un altro polo di fondamentale importanza: Piazza Matteotti
, detta anche del Sopramuro in quanto poggia sulle mura antiche.
La piazza ha mantenuto fino a oggi la sua vocazione prevalentemente commerciale con tutte le sue botteghe, bar e caffè, fatta eccezione per il Palazzo del Capitano del Popolo (1472), oggi sede del Tribunale.
Nel 1932 il podestà Giovanni Buitoni (l’allora proprietario della Perugina) fa costruire sopra i voltoni del Sopramuro il Mercato Coperto a cui si accede dalla antica loggetta della lana (in cui oggi si trovano degli uffici comunali). Di fronte al Palazzo del Capitano del Popolo viene costruito nel 1911 il Palazzo delle Poste, struttura importante con grande e breve porticato, riconoscibile stile inizio ‘900, degni di attenzione i particolari lampioni sui gradoni d’ingresso. Per collegare le due piazze alla fine del ‘500 il cardinale Pinelli fece costruire l’attuale via Calderini, già via Pinella appunto, seguono in direzione del Corso le più ampie vie: via Fani, già via del Mercato e via Mazzini, già via Nuova (dove si trova la storica sede della Borsa Merci, luogo vivissimo e punto di settimanale ritrovo per commercianti e affaristi fino agli anni ’60 del secolo scorso).
Guglielmo Calderini, che intitola la via di cui sopra, è un importante architetto perugino dell’800 (lavorò molto anche a Roma, è infatti opera sua il Palazzo di Giustizia nella capitale, il famoso “Palazzaccio”), autore di Palazzo Cesaroni in piazza Italia (oggi sede del Consiglio Regionale), del limitrofo palazzo (condominio) che da lui prende il nome (vedi Palazzi moderni), come anche Palazzo Bianchi in Piazza Morlacchi, e della Chiesa di San Costanzo, sotto il borgo di San Pietro.